La Bottega fisica chiuderà la sede di via Mazzocchi dal 21/05! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE SONO PASSATI DI PERSONA!!!

About

Chi sono

Sono Paola, una salentina girovaga e sono le mani e la mente dietro e dentro Laiepi. Anni fa un gentile signore dai capelli bianchi mi chiamava “la Iepi”. Conosceva la storia della mia famiglia d’origine la quale, come tutte le famiglie del sud ha sempre avuto una nomea: “iepi”. Si narra fossero iapigi profughi sbarcati sulle coste otrantine e non so se il suo racconto, sconosciuto persino a mio padre, fosse leggenda o verità. Da quella famiglia so di aver ereditato la forza di rialzarmi sempre, di essere capace di contare sempre su me stessa e di riuscire ad immaginare e realizzare insieme. Ho scelto di chiamare così il mio miocrobrand, senza paura di affrontare il mare in tempesta perché ora so dove approdare.

Da dove vengo

Come molti makers vengo dal mondo dell'architettura. Ho studiato architettura a Roma e negli Stati Uniti, e le due esperienze tanto diverse tra loro mi hanno permesso di approcciare al progetto a 360 gradi: dall'aspetto più umanistico a quello più tecnico, fino a quello costruttivo. 

Dopo 10 anni di libera professione come architetto e paesaggista in Italia e all'Estero, ho deciso di investire sui miei sogni e le mie passioni, trasferendo talenti e competenze in un progetto tutto mio, dove poter esplorare il design grafico e la realizzazione di progetti artigianali. 

Cosa faccio

Disegno, progetto, immagino. Do' vita ad un micromondo che usa i miei occhi e le mie mani come lente di ingrandimento, che ho messo dentro ad una piccola bottega.

Immagino superfici, illustro tessuti e carta, sconfino nell'autoproduzione di accessori tessili e di cartoleria illustrata attraverso la lentezza dei gesti e degli attrezzi manuali e la velocità dell'era digitale.

I miei disegni sono racconti di luoghi, di emotività, di tradizioni, di paesaggi. La grande fonte di ispirazione da cui è partita quest’avventura è la mia terra di origine, il Salento, perché quando ricominci da te stesso parti sempre dai luoghi più intimi, che conosci a memoria, che ti sanno confortare nei momenti difficili, che sono una “madre benigna” che ti accoglie sempre. Ma la natura entra e seziona disegni anatomici, scende nel microscopico e scava nei ricordi di infanzia.